Per la mya cara - Anonyme
La gratia de voe - Anonyme
Triumpho de le done - Anonyme
Amor, tu non me gabaste - Anonyme
Morte mercé - Johannes Cornago
IL CANTAR MODERNO
La rivoluzione estetica umanista ruota intorno al concetto di imitatio. L'uomo rinascimentale scopre il mondo antico e da questo trae i modelli per la propria ispirazione. Le traduzioni dei classici della filosofia greca forniscono il supporto teorico della sua ricerca.
Con il '400 si apre un capitolo nuovo della storia della musica in Italia. Il madrigale e la ballata trecentesca sono sostituiti dallo strambotto, lo stile "moderno" della vocalità profana. Preso a prestito dai cantori popolari che si esibivano nelle piazze e nelle assemblee dei nobili, improvvisando al ritmo delle ottave, lo strambotto traduce a perfezione il desiderio dell'uomo nuovo che cerca nell'arte di rivivere il mito della Grecia antica. Come nella reggia d'Alcinoo, il poeta cantava i suoi versi accompagnandosi ad cytharam, ad violam o ad lyram giudato nella sua creazione estemporanea solo dalla sua musa ispiratrice.
Dei più celebri cantori del tempo, Leonardo GIUSTINIANI, Pietrobono dal CHITARRINO, per esempio, non una sola nota ci è giunta; ma grande impressione dovettero suscitare nei loro contemporanei che li definirono nuovi Apolli, aedi di un moderno classicismo.